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"Il segreto della felicità terrena è fluire con grazia insieme al cambiamento. Lascia che ogni cosa vada e venga liberamente. Tutto passa: le persone, gli eventi, il tempo la vita stessa.
Impara ad accettare gioiosamente ogni nuova esperienza."
(Swami Kriyananda)

 

  • Immagine del redattoreAndrea Manca

Come siamo fatti: L'uomo quadripartito

Come siamo fatti: L’uomo quadriparito


Uomo suddiviso in 4 parti costituenti: corpo fisico, eterico, astrale, causale.

Il corpo fisico è il veicolo materiale che, in assenza dei corpi più sottili, è costretto a sottostare alle leggi chimiche che regolano la materia priva di energia vitale. È, infatti, evidente come un corpo senza vita sia soggetto alla decomposizione.


Il corpo fisico è associato al Regno Minerale e all’elemento solido. (La religione cristiano-cattolica chiama questa parte corpo carnale).


Il corpo eterico è l’energia vitale che rende viva la materia del fisico. L’uomo può così crescere, nutrirsi e riprodursi, proprio come accade per i fiori e gli alberi. L’eterico, infatti, è idealmente associato al Regno Vegetale e all’elemento acqua. Nel corpo eterico risiedono la maggior parte delle componenti ereditarie genetiche e del temperamento individuale, che si manifestano principalmente sotto forma di emozioni e reazioni. (La dottrina cristiano-cattolica chiama questa componente corpo vitale). Il corpo astrale conferisce il movimento, è la parte costituente indispensabile per animare un corpo, per far sì che un essere umano possa conoscere e sperimentare. In esso risiedono i sentimenti, i desideri e i pensieri. All’astrale è associata l’Anima e quindi gli aspetti psichici di un individuo. Questo corpo, collegato all’elemento aria, ci introduce a tutti gli effetti nel Regno Animale. Il corpo astrale è il veicolo dell’Anima che s’incarna, vive e fa esperienze. (L’insegnamento della religione cristiano-cattolica chiama corpo spirituale quello che i teosofi e gli antroposofi denominano il corpo astrale). Il corpo causale, sede dello Spirito, della coscienza, della consapevolezza e della volontà. Questo è il corpo che dà direzione alla vita di un uomo, che gli conferisce un destino, uno scopo... Tant’è vero che Rudolf Steiner, padre dell’Antroposofia, si rifiutava di chiamarlo corpo, e preferiva definirlo l’Io dell’uomo (in questo caso il termine “Io” si discosta dalla comune concezione egoica ed egopatica per assumere una caratteristica di centralità cosciente presente nell’individuo). Lo stesso Carl Gustav Jung denominava questa entità , risultato del processo di formazione della coscienza individuale. Il causale è proprio del genere umano ed è associato all’elemento fuoco. (La religione cristiano cattolica chiama quest’ultimo corpo, corpo divino).

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